L’eredità lasciata dal Covid e i primi segnali di recessione economica. La crisi inizia a mordere sul territorio, soprattutto nel Mezzogiorno, allargando il divario con il resto del Paese. Affiorano i primi sintomi di una popolazione sotto shock per la corsa dei prezzi: le famiglie restano schiacciate sotto il peso di un’inflazione mai così alta dai primi anni Ottanta e il caro energia si abbatte su imprese e amministrazioni locali, in difficoltà nella gestione dei budget.
Di questi fenomeni è cartina di tornasole la 33ª edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore. L’indagine fotografa il livello di benessere nei territori in base a 90 indicatori, di cui 40 aggiornati al 2022.
Potenza al 94° posto
Matera al 76° posto
Fonte: Sole 24 Ore
NOTA METODOLOGICA
Novanta indicatori in sei gruppi
Anche quest’anno l’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990::ricchezza e consumi;affari e lavoro;ambiente e servizi;demografia, società e salute;giustizia e sicurezza;cultura e tempo libero.L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca.
Il punteggio da mille a zero
Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0). In seguito, per ciascuna delle sei macro-categorie di settore, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all’altro (1/90). Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore.
I dati aggiornati al 2022
L’indagine della Qualità della vita, pubblicata sempre alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2022 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti dei grandi eventi che hanno scandito l’anno in corso. In alcuni ambiti, infatti, le performance dell’anno scorso sarebbero risultate superate dai fatti e avrebbero restituito una fotografia ormai invecchiata rispetto all’attualità. Negli ultimi mesi tre grandi shock hanno colpito la popolazione: l’inflazione, il caro energia e la guerra in Ucraina. Così, nell’indagine di quest’anno si contano ben 34 indicatori su 90 riferiti al 2022.
Gli indici sintetici
Nell’indagine sono presenti una decina di “indici sintetici” pubblicati nel corso dell’anno, che a loro volta aggregano più parametri in modo tematico, elaborati da istituti terzi o direttamente dal Sole 24 Ore. Tra questi, ad esempio, l’Indice di sportività di PtsClas, Ecosistema urbano di Legambiente (da cui è estratto anche l’indice della qualità dell’aria), l’IcityRank di Fpa e i “nuovi” indici elaborati dal Sole 24 Ore (l’indice del clima e gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani e delle donne).
Anche quest’anno i dati raccolti alla base dei punteggi sono resi disponibili online: sono scaricabili in formato machine readable (che consente il riuso e la rielaborazione, eccetto per uso commerciale) nella pagina GitHub del Sole Ore da parte di cittadini, ricercatori, media e decisori. Si tratta di dati raccolti da fonti istituzionali (come il ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae e Banca d’Italia) oppure forniti alla redazione da realtà certificate. Tra queste ultime, Scenari immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia, Iqvia, Tagliacarne e Infocamere.Per informazioni sull’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore potete scrivere a qualitadellavita@ilsole24ore.com