Trapianti nel 2022 e donatori di organi

La Rete trapianti del Ssn conferma la sua eccellenza, non solo recupera i livelli di attività dell’era pre-Covid, ma segna in molti casi le migliori performance assolute mai realizzate dal sistema trapiantologico nazionale.
Nel 2022 l’asticella si è infatti alzata: i trapianti sono aumentati, in particolare per fegato, polmoni, soprattutto le donazioni di organi sono cresciute del 3,7% conquistando il miglior risultato di sempre.
Numeri importanti anche per l’attività di donazione di tessuti (i prelievi crescono del 10,4%), anche se il 2022 è un anno da record per il midollo osseo e le cellule staminali emopoietiche: le donazioni sono cresciute del 9,7%, i trapianti del 3,1%.

Sempre sul fronte delle donazioni, la Toscana si conferma come la Regione più generosa, mentre l’Emilia Romagna ha ingranato la marcia con un aumento esponenziale del tasso dell’8,8 rispetto al 2021. Buono anche il risultato del Veneto (+6,2). Segna il passo il Centro-Sud, anche se Lazio, Campania e Calabria mostrano qualche lieve segnale di crescita.

Rimane il fatto che, nonostate circa 15 milioni di italiani abbiamo dichiarato la loro volontà a donare, circa tre italiani su dieci (il 28%) ancora si oppongono alla donazione.

È questo il bilancio dell’attività trapiantologica emerso dal Report preliminare elaborato dal Centro nazionale trapianti presentato questa mattina dal Ministro della Salute Orazio Schillaci insieme al direttore del Cnt Massimo Cardillo e al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.

Fonte: Quotidiano sanità