Posti di lavoro in Basilicata: poco meno di 14mila assunzioni che le piccole e medie imprese lucane avevano previsto quest’ anno non sono avvenute solo perché i profili professionali richiesti non sono disponibili. In pratica quattro su dieci dei 36.820 nuovi occupati con contratti a tempo indeterminato che erano in programma.
Sono cinque i settori, tutti del comparto manifatturiero, che durante l’ an no hanno evidenziato i maggiori problemi di «mismatch»: commercio e riparazione dei veicoli (55% di difficoltà di reperimento delle risorse), industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (53%), industrie del legno e del mobile, costruzioni, servizi informativi, tutti e tre con percentuali intorno al 52 per cento. A essere i più ricercati, e al tempo stesso i più introvabili, sono gli operai e tecnici specializzati (55%).
Le difficoltà di reperimento sono molto elevate anche tra i gruppi «di alto profilo», e cioè specialisti e dirigenti per i quali il tempo medio di ricerca da parte dei datori è di poco inferiore ai quattro mesi. Si superano i sei mesi di ricerca per i tecnici alimentari ed edili, e, tra gli operai, per gli addetti alla produzione di mobili e idraulici. Tra le professioni «intermedie» la domanda rivolta agli under30 è superiore al 40%. E la quota di «introvabili» oscilla tra il 30 e il 50% dai camerieri ai cuochi, dagli addetti al back-office ai commessi.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno, 30/12/2022
I dati presentati derivano dall’indagine Excelsior realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. L’indagine, che è inserita nel Programma Statistico Nazionale (UCC-00007) tra quelle che prevedono l’obbligo di risposta, dal 2017 è svolta con cadenza mensile.