Un primo indicatore della rilevanza del settore privato accreditato in sanità è dato dal suo peso all’interno della spesa complessiva del SSN. La Tabella 4.1 evidenzia la spesa pro capite per le prestazioni a carico del SSN erogate da soggetti privati accreditati nel 2021, suddivisa per le varie tipologie di attività (ospedaliera, specialistica, riabilitativa, altra assistenza), espressa al lordo della mobilità interregionale. Nel 2021, la spesa SSN per assistenza privata accreditata ha registrato un valore medio di € 400 per abitante, pari al 17,4% della spesa complessiva del SSN (Tabella 4.1), in aumento rispetto a quanto registrato nel 2020 (€ 374 e 17%). Il dato è inferiore in termini relativi a quanto registrato nel 2019 (17,8%), ma decisamente superiore in valore assoluto: nel 2019 la spesa pro capite era pari a € 378 e nel 2021 a € 400 (+5,8%). Del resto, nello stesso biennio la spesa totale SSN cresce, in termini pro capite, dell’8,2%: da € 2.122 a € 2.298.
Per quel che riguarda la composizione percentuale della spesa SSN gestita da erogatori accreditati, nel 2021 non si registra una variazione significativa rispetto a quanto osservato negli anni precedenti; infatti il 37,1% (36,6% nel 2020) della spesa complessiva (€ 149 pro capite) è costituito da spesa per ricove- ri ospedalieri in strutture accreditate, mentre un altro 34,4% (34,9% nel 2020), pari a € 138 pro capite, è da imputare alla «Altra assistenza accreditata», legata prevalentemente all’assistenza territoriale socio-sanitaria presso strutture resi- denziali.
Il setting riabilitativo si conferma essere quello che presenta la maggiore variabilità interregionale (Basilicata e Liguria presentano dati di spesa pro capite per assistenza riabilitativa privata accreditata pari rispettivamente a 64 € e 63 €, con altri quattro contesti regionali che superano la quota dei 50 euro (Marche, Abruzzo, Molise e Campania) in termini di spesa per assistenza accreditata: conside- rando il coefficiente di variazione (CV9) la variabilità è pari al 76%, in linea con quanto osservato negli anni precedenti. La spesa media pro capite a livello nazionale non ha subito variazioni rilevanti (€ 28 nel 2021 vs € 27 nel 2020 e € 28 nel 2019), e si continuano ad osservare regioni in cui l’attività riabilitativa è quasi integralmente erogata da strutture pubbliche (PA Bolzano, PA Trento, Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, tutte con una spesa accreditata pro capite inferiore a 10 euro), a fronte di altre che presentano un contributo più cospicuo da parte di erogatori privati10.
Anche per le restanti voci il range tra valore massimo e minimo resta note- vole, ma con variabilità interregionale complessivamente più contenuta. Nella voce «Ospedaliera accreditata» si passa da una spesa pro capite massima registrata in Lazio (€ 273), Molise (€ 235) e Lombardia (€ 210) a quella minima registrata in Basilicata (19 €). Il valore medio nazionale è pari a € 149, con un CV pari al 46%. La minore variabilità (43%) si registra infine sulla specialisti- ca ambulatoriale, con valori particolarmente elevati in Campania e Molise (€ 155 e € 138 pro capite, rispettivamente).
Fonte: CERGAS